Una crescita moderata del numero di crocieristi e turisti via traghetto, insieme a nuovi investimenti, caratterizza l’inizio del 2025 per il turismo marittimo in Adriatico, indicato come fase preparatoria a un’ulteriore espansione del settore. È quanto emerge dal report di Risposte Turismo, società di consulenza per la macroindustria turistica, presentato alla settima edizione dell’Adriatic Sea Forum, in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale.
«Dai dati rilevati, il turismo marittimo in Adriatico si conferma un fenomeno consolidato, con una crescita moderata ma costante», afferma Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, che sottolinea come il ritmo di sviluppo permetta alle destinazioni di organizzare l’offerta. Di Cesare osserva inoltre che tale crescita si deve all’attrattiva culturale e ambientale dell’area, oltre che alla disponibilità di infrastrutture, con investimenti da parte di privati e amministrazioni che contribuiscono a rendere l’Adriatico una meta sempre più interessante per i turisti internazionali. La riduzione del divario tra risultati attuali e potenziali del turismo marittimo, secondo Di Cesare, passa da un’azione congiunta di promozione da parte di operatori e istituzioni.
Settore crociere: Risposte Turismo prevede un aumento del traffico crocieristico del 3,9% rispetto al 2024, con 5,1 milioni di passeggeri movimentati nel 2025. Le toccate nave dovrebbero crescere del 5,8%, raggiungendo oltre 3.400 arrivi nei principali porti adriatici. Italia e Croazia si confermano leader del settore, mentre Albania e Montenegro registrano le crescite più significative, con aumenti rispettivi del 235% e del 16% sul numero di passeggeri. Tra i singoli porti, Corfù, Kotor e Venezia si mantengono in vetta per movimentazione di crocieristi.
Traghetti: per il 2025, le previsioni indicano un’ulteriore leggera crescita nel traffico passeggeri via traghetto, stimata a 21 milioni di movimenti complessivi. Split, Igoumenitsa e Zadar rimangono i principali porti del settore.
Investimenti: oltre 390 milioni di Euro saranno destinati entro il 2026 a nuove infrastrutture per il turismo marittimo. Fra i progetti di rilievo, la stazione marittima di Ravenna a Porto Corsini (46 milioni) e il terminal di Marghera (67 milioni) sul lato italiano, oltre al terminal crocieristico di Koper in Slovenia, previsto per il 2025.
Turismo nautico: entro fine 2024 si prevede un totale di 500mila movimenti di turisti nautici in Adriatico, con prevalenza di diportisti italiani sulla sponda occidentale e maggiore varietà di provenienze (italiani, tedeschi) su quella orientale. Tra le marine in sviluppo, Vlora Marina in Albania e Porto Baroš Marina in Croazia, rispettivamente con investimenti di 45 e 50 milioni di Euro.