A Venezia arriva una seconda svolta importante a favore della gestione dei flussi turistici, dopo la novità del ticket di ingresso, che verrà sperimentata a breve. Per la prima volta in Italia è stato infatti approvato un codice deontologico dagli operatori di incoming che lavorano in città e aderenti alla Federazione turismo organizzato di Confcommercio, nel corso di una partecipata assemblea che si è tenuta martedì pomeriggio presso l’Hotel Carlton.

Gli operatori e le associazioni del settore si impegnano così a promuovere il turismo con un’offerta di servizi che apporti valore alla città in modo sostenibile, proponendo visite programmate e prenotate, favorendo una distribuzione temporale e di esperienze dei flussi turistici che riducano l’impatto dell’overtourism. Nel codice, tra le indicazioni rivolte agli operatori, vi è l’incentivo a proporre itinerari alternativi a Piazza San Marco e Rialto, l’utilizzo di auricolari per ascoltare le spiegazioni delle guide al fine di ridurre il disturbo acustico e la visita ai Musei cittadini.

Ai turisti invece sarà comunicata l’importanza, tra l’altro, di tenere la destra nelle calli per evitare di intralciare il passaggio, di non spostarsi da un lato all’ altro dei vaporetti affollati per scattare foto, di cedere il posto agli anziani, ai disabili e alle mamme sui vaporetti affollati e di non occupare i posti a sedere con i piedi o con oggetti. Infine nel documento si chiede di ricordare al visitatore una serie di principi di decoro, come non fare graffiti su monumenti e muri o non tuffarsi né fare il bagno nei canali.

“Il codice deontologico ha avuto una lunga e meditata gestazione – ha fatto presente Andrea Gersich, referente degli operatori Fto per la città di Venezia – ma siamo contenti del risultato. Il codice vuole essere uno strumento operativo per comunicare ai clienti le regole da seguire, per permettere al turismo di essere una risorsa e una grande opportunità e altresì esprime delle chiare linee guida a cui dovranno attenersi tutti gli operatori. Si tratta del primo passo per favorire le sinergie tra operatori, enti ed istituzioni, che sono fondamentali nella gestione delle attività turistiche del territorio”.

“Questo codice deontologico – ha commentato Gabriele Milani, direttore nazionale di Fto – è forse il primo caso in cui emerge una volontà degli operatori di farsi parte attiva nel tutelare la città e ridurre o controllare l’impatto di grandi flussi di turisti. Si evince da questa iniziativa una consapevolezza imprenditoriale di essere inseriti in un tessuto che, solo grazie alle sinergie tra i vari attori pubblici e privati, permette di coglierne appieno le potenzialità che il mercato turistico offre”.

“Confcommercio di Venezia con i suoi uffici – ha dichiarato il presidente di Confcommercio Ascom Venezia, Roberto Panciera – ha affiancato gli operatori turistici in questa difficile fase di attuazione di nuove normative, dovute da un lato dal contributo d’accesso, dall’altro dalla delibera che porta a 25 il numero massimo di persone di un gruppo accompagnato e l’evoluzione di questo percorso è stata la stesura di questo codice etico. Penso sia un passo importantissimo per la nostra città perché c’è, da parte degli organizzatori del turismo e grandi gruppi, la presa di coscienza di avere una convivenza serena tra cittadini e turisti e le aziende dedicate all’ incoming turistico hanno la responsabilità di costruire questa armonia tra la città e il mondo del turismo. Ci auguriamo che questa collaborazione tra Confcommercio e gli operatori turistici possa proseguire anche negli anni a venire, a tutto vantaggio di una maggiore capacità di rappresentanza del comparto turistico nei confronti di tutte le istituzioni della nostra città”.

Plauso all’iniziativa anche da parte del Comune di Venezia. “Saluto l’adozione di questo codice deontologico con grande soddisfazione – dichiara l’assessore comunale al Turismo, Simone Venturini – È la dimostrazione che la città sa fare sistema per costruire il suo futuro di cui la gestione dei flussi turistici è uno dei temi più importanti. Un lavoro di squadra che si aggiunge alla campagna di sensibilizzazione del Comune #EnjoyRespectVenezia e alle altre misure sperimentali che abbiamo introdotto. Nessuno ha la bacchetta magica ma gli operatori del turismo stanno dimostrando di voler contribuire a individuare un nuovo equilibrio tra le esigenze di chi visita la nostra e chi a Venezia ci vive o ci lavora. È un percorso che abbiamo intrapreso da tempo e che continueremo a sviluppare insieme a tutti i soggetti interessati”.

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