L’11 luglio 2021 è una data storica per il turismo: il miliardario britannico Richard Branson, fondatore di Virgin Galactic, è il primo uomo a compiere un viaggio spaziale per turisti, anticipando di 9 giorni l’impresa analoga che compierà Jeff Bezos di Amazon con Blue Origin e battendo sul tempo anche la Space X di Elon Musk.
La navicella spaziale Spaceflight Unity 22 ha compiuto il viaggio decollando dalla base operativa della Virgin Galactic situata all’interno dello Spaceport America, nel deserto del New Mexico, alle 16:30 locali, superando gli 80 chilometri di altezza che segnano l’uscita dall’atmosfera terrestre per gli standard USA e l’inizio dell’assenza di gravità. La navicella è rientrata dopo circa un’ora in totale sicurezza. A bordo insieme a Branson un equipaggio di due piloti più tre dipendenti della Virgin Galactic. Unity 22 ha viaggiato agganciata a una nave madre, la “WhiteKnightTwo”, che l’ha portata a un’altitudine di circa 12 milametri: da lì, una volta sganciata, la navicella ha attivato i motori a razzo per raggiungere il limite dello spazio esterno fino agli 89 chilometri di altezza. Forse non è ancora tecnicamente un viaggio nello spazio, che per gli standard internazionali è fissato a 100 km d’altezza e non a 80, ma è sicuramente l’inizio di una nuova tipologia di viaggi per turisti, per ora accessibili solo a un pubblico di alto lusso.
Virgin Galactic effettuerà altri due voli di prova prima di passare alla commercializzazione del prodotto: l’obiettivo della società è di realizzare 400 voli all’anno da Spaceport America, mentre sono già stati venduti circa 600 biglietti a un prezzo compreso fra 200 e 250 mila dollari, a clienti provenienti da una sessantina di Paesi. Due posti inoltre sono stati messi in palio tra gli utenti della rete.