È on air da oggi la nuova campagna di sensibilizzazione di #Italialive, firmata dalle Associazioni che rappresentano le imprese e i professionisti del settore dei congressi, dei convegni, degli eventi aziendali e privati per sensibilizzare istituzioni e imprese a tutela di un settore in ginocchio, drammaticamente colpito ormai da troppo tempo dallo stop ad ogni tipologia di evento in presenza.
Come sottolinea anche il titolo “I numeri contano. Soprattutto quando non ci sono più”, la campagna punta a valorizzare un’industria in Italia che non si vede, ma che realizza tutto ciò che viviamo ogni giorno come comunità. Almeno un milione di piccoli e grandi eventi prodotti ogni anno, 56,4 miliardi il fatturato di tutto l’indotto con un impatto diretto sul PIL di 36,2 miliardi di Euro, 570 mila addetti. Queste le cifre di cui parliamo, che sono sparite o sono a grave rischio di estinzione.
Eppure, l’industria degli eventi è pronta a ripartire, e la campagna “I numeri contano. Soprattutto quando non ci sono più” è un chiaro appello alle Istituzioni e Aziende a rimettere in moto un comparto che da protagonista silenzioso pervade tutti gli ambiti professionali con i grandi eventi corporate, privati e consumer, le convention, i congressi, i concerti, le conferenze internazionali o le fiere. Ma crea anche emozioni condivise con gli show, gli eventi di piazza, le event week e le innumerevoli iniziative che coinvolgono ogni città italiana. È l’industria degli eventi che in Italia è costituita da una filiera lunga e articolata. Ne fanno parte le agenzie che raccolgono le ambizioni delle Aziende e Istituzioni e coordinano le professionalità che le realizzano, chi gestisce le location per un set perfetto, chi costruisce l’atmosfera come i service audio-video, gli allestitori, gli scenografi, gli interpreti, i registi, il catering. È un settore del cui lavoro si gode spesso solo la magia finale. Tuttavia, questa magia è frutto di grande tecnica e competenza e contribuisce in maniera decisiva allo sviluppo del business e del turismo in Italia, dell’occupazione alberghiera e dei trasporti e molto altro ancora.
“È tempo di pensare alla ricostruzione. – dichiara Salvatore Sagone, portavoce dei rapporti con i media di #Italialive – Questa campagna ha un duplice obiettivo: attirare l’attenzione delle istituzioni sul settore degli eventi, penalizzato più di altri dalla pandemia con perdite di fatturato, oltre il 70%, e di risorse umane, soprattutto femminili, e invitare le aziende a tornare a investire su questa leva di marketing così importante per lo sviluppo economico del paese e della promozione del Made in Italy nel mondo.
“La pandemia si è abbattuta come una vera catastrofe sul nostro settore. Nonostante il Governo abbia sbloccato la ripartenza di eventi e congressi le istituzioni devono agire non solo nell’immediatezza ma anche sul lungo periodo per sostenere con azioni snelle e tailor made un comparto che, vivendo di programmazione, avrà bisogno almeno di uno/due anni, dalla fine delle restrizioni imposte dalla pandemia,per tornare a regime. C’è bisogno di un’attenzione dedicata che, a oggi, non si è rivelata sufficiente per imprese e professionisti rimasti sostanzialmente fermi per più di un anno”, commenta Alessandra Albarelli, presidente Federcongressi&eventi e portavoce dei rapporti istituzionali e politici di #Italialive.