Il DPCM di settembre, varato dal governo e in vigore dal 7 settembre al 7 ottobre 2020, prolunga le misure anti-covid del decreto agosto con alcune novità da segnalare.
Resta dunque confermato il divieto di pubblico negli stadi, la chiusura dei locali da ballo e l’obbligo di mascherine nei luoghi chiusi, sui mezzi pubblici e dove non si può rispettare la distanza interpersonale di un metro.
Una delle novità riguarda proprio i mezzi pubblici il cui tasso di riempimento possibile sale dal 50 all’80%. Sugli scuolabus si potrà arrivare anche a capienza massima purché il viaggio non duri più di 15 minuti.
Sui viaggi internazionali resta l’obbligo di tampone per chi è stato nei 14 giorni precedenti in Spagna, Grecia, Malta e Croazia. Tra i motivi per venire in Italia da Paesi Extra Schengen vengono invece inserite due novità, la prima è l’inserimento della partecipazione a fiere internazionali e ad eventi sportivi tra gli indifferibili motivi lavorativi, un’eventualità che richiede però anch’essa l’obbligo di aver effettuato un tampone negativo entro le 72 ore precedenti. La seconda riguarda il ricongiugimento internazionale con persone con cui vi sia una “stabile relazione affettiva”.
Si aggiorna dunque la lista di motivi per viaggiare in Italia da paesi extra Schengen, pur essendo sempre vietato il turismo:
- esigenze lavorative, inclusa la partecipazione a manifestazioni sportive e fieristiche di livello internazionale per le quali è però richiesta l’attestazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo
- assoluta urgenza;
- esigenze di salute;
- esigenze di studio;
- rientro il proprio domicilio, abitazione o residenza o rientro al domicilio, abitazione o residenza di persona con cui si ha una stabile relazione affettiva.