Articolo di Giorgia Giacomuzzi, consulente marketing territoriale regione Marche.

Quando si parla di Montefeltro il primo riferimento che deve saltare alla mente è la meravigliosa Urbino, “la città in forma di Palazzo” del Duca Federico da Montefeltro il condottiero ghibellino che riuscì a creare una delle corti più raffinate e culturalmente attive d’Europa in pieno Rinascimento, proprio il periodo in cui Urbino diede i natali allo straordinario Raffaello, divenuto il più grande pittore di ogni tempo. 

Pertanto il viaggio nel Montefeltro inizia principalmente ad Urbino dove si viene catapultati in questo alone magico rinascimentale e si respira fortemente l’aria artistica, letteraria e scientifica che il Duca ha portato quella volta, affermandosi tuttora con la presenza dell’Università che fino ad oggi è ben riconosciuta. 

Il viaggio continua in ogni borgo e castello del Ducato dei Montefeltro come Urbania in cui è costudito il primo prototipo del Palazzo Ducale di Urbino, Sassocorvaro con la Rocca Ubaldinesca “l’Arca dell’arte” che grazie al sopraintendente regionale Pasquale Rotondi fu rifugio di tantissime opere d’arte italiane in tempo di guerra, Rotondi le fece nascondere in questa piccola preziosa rocca fortificata inespugnabile, salvando gran parte del patrimonio italiano.

La famosa Fortezza di San Leo, prigione ed ora museo del Conte Alchimista Cagliostro e una miriade di piccoli borghi che nascondono delle vere e proprie ricchezze sia intermini storico-artistici ma anche enogastronomici.

Si salta da un borgo all’altro con molta facilità, soprendendosi dai panorami collinari mozzafiato, a caccia dei tesori nascosti. Ecco, ad esempio, uno dei tesori nascosti che invece deve salire subito alla mente quando si parla del Montefeltro è sicuramente il Tartufo, che con la vicina Acqualagna si fanno protagonisti di una zona di tartufi di altissima qualità.

Il Montefeltro è la terra dei Briganti, in cui è stato girato l’ultimo film su “La Banda Grossi”, ed ora si possono ripercorrere le tappe dei briganti, così come quelle dei tartufai attraverso la serie televisiva “Caccia all’Oro Bianco” messa in onda da DMax due anni fa. Entrambe Storie di vita vera tra le pieghe nascoste di questo meraviglioso territorio ancora molto selvaggio, intatto e ancora tutto da scoprire e gustare. 

Acqualagna, la capitale del tartufo

Acqualagna, è ormai famosa come Capitale del “Tartufo fresco tutto l’anno” che non è solo un modo di dire, ma una vera attività professionale e una grande occasione per gli estimatori. In corrispondenza dei periodi di raccolta delle diverse varietà di prodotto, nella cittadina si svolgono tre importanti manifestazioni fieristiche: Fiera Nazionale del Tartufo Bianco (fine ottobre – novembre) Fiera regionale del tartufo nero pregiato (penultima domenica di febbraio) Fiera regionale del Tartufo nero estivo (14 e 15 agosto). Crocevia mondiale della produzione, del commercio e della degustazione del tartufo, Acqualagna richiama ogni anno con le sue fiere e manifestazioni, gourmet e appassionati da ogni parte d’Italia e d’Europa. Coloro che ne sono golosi sicuramente avranno fatto una sosta nei tanti ristoranti dove si può gustare in tutte le sue fantasiose varianti e che oggi si stanno riorganizzando per una ripartenza del turismo che potrebbe coincidere proprio con la stagione estiva, pur con le necessarie precauzioni.

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