Nella cornice di Bit 2019, si è tenuto oggi, presso la sala Brown del Mico, l’evento Catene alberghiere made in Italy: Risultati e prospettive per il 2020 organizzato da Università Bocconi, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Gruppo Cassa depositi e prestiti e Horwath HTL.

Nel 2018 il numero di alberghi di catena ha raggiunto quota 1.600 unità (+6,5% rispetto al 2017) per un totale di circa 172 mila camere (+4,7%), pari al 15,8% dell’offerta totale.

La crescita dei gruppi made in Italy è più veloce di quella degli internazionali: nel lungo periodo, dal 2013, gli hotel di catene Italiane sono cresciuti del 28% contro un 8% degli internazionali.

Una giornata dedicata ai progetti di sviluppo delle catene alberghiere italiane, che ha visto intervenire operatori del settore, player della distribuzione e del turismo on line in un confronto aperto anche alla luce dei dati elaborati nell’ultimo rapporto di Horwath Htl.

“Abbiamo voluto dedicare un focus ai gruppi alberghieri italiani, prestando attenzione alle dinamiche che incidono sull’offerta per comprendere le modalità in cui si è evoluto il panorama proprio con un riferimento particolare alle catene nazionali” – ha dichiarato Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

“I dati presentati confermano il trend quantitativo e qualitativo nella crescita dell’albergatoria italiana; i nostri operatori dell’accoglienza alberghiera si sono sempre più affrancati, ma soprattutto sono stati protagonisti in prima linea sulla frontiera di un mercato, in buona parte internazionale e di alto livello, alla ricerca di esperienze e di tipicità dell’Italian way of life” – ha spiegato Magda Antonioli, del MET Università Bocconi

La presentazione dei dati in apertura dei lavori ha avviato, nella seconda parte dell’evento, un interessante dibattito che ha visto protagonisti Enzo Casati di Starhotels; Nardo Filippetti di Lindbergh Hotels; Furio Gianforme di Google; Giovanni Moretto di Expedia; Domenico Pellegrino di AIDIT; Nicola Risatti di Blu Hotels e Sofia Gioia Vedani Planetaria Hotels.

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