Si è tenuta ieri al Fintech District di Milano la presentazione del Real Estate Crowdfunding Report, realizzato da Giancarlo Giudici, professore di Corporate Finance del Politecnico di Milano. Lo studio mostra una “fotografia” dello stato attuale del fenomeno del crowdfunding,  la raccolta di fondi online per investimenti in ambito immobiliare, con reale partecipazione alla proprietà o alla società immobiliare d’interesse da parte dell’investitore.

L’analisi è stata esposta durante il primo anniversario di Walliance del Gruppo Bertoldi, che si occupa proprio di questo business innovativo per l’Italia. Le cifre presenti sulla ricerca inducono a riflettere:  7, 7 miliardi di dollari di investimenti nell’ultimo anno in tutto il mondo con un trend in forte crescita; aumento da 6 a 100 unità delle piattaforme specializzate, segno di una domanda in sviluppo, ma anche di molto spazio riguardo soluzioni in tale ambito.

Vengono citati dall’analisi anche business complementari, come il P2P Lending, ovvero il prestito personale con gli interessi, in modalità crowdfunding, a chi desidera acquistare un immobile, o investire nel real estate. Il P2P ha un giro d’affari di £ 1,7 miliardi solo nel Regno Unito.

“Quello che sta accadendo è solo una parte della Rivoluzione Digitale. Oggi, non occorre essere più che benestanti per investire nel mattone. Bastano anche 500 euro” ha spiegato Gianluigi Ballarani (Co-Founder e CMO Hudi) che, in tale occasione, ha parlato del progetto HUDI (HUman Data Income), suscitando molta curiosità. Si tratta di una startup innovativa che consentirà agli user di guadagnare dall’uso dei loro dati personali. E’ sostenuta dall’agenzia internazionale di marketing diretto digitale Hotlead. Hudi conterà sulla partecipazione anche di alcuni prestigiosi atenei italiani e sarà lanciato i primi di dicembre. “Ciò che stiamo realizzando cambierà le regole del gioco riguardo l’uso dei personal data” ha sottolineato Ballarani. Hudi è una piattaforma decentralizzata, basata su una tecnologia blockchain che consentirà di mantenere sicurezza e anonimato degli utenti che vorranno partecipare a campagne di vario genere (pubblicitarie, statistiche etc…) ed essere remunerati tramite cripto-monete HUDI (convertibili in altre valute), con cui, eventualmente, acquistare prodotti e servizi.  “I nostri dati non saranno più usati a piacimento dalle grandi multinazionali della rete, ma saremo noi utenti a gestirli e a trarne un vantaggio” ha concluso Ballarani.

Hanno parlato anche Giacomo Bertoldi (CEO Walliance e del Gruppo Bertoldi), che ha introdotto l’evento e ha esposto con soddisfazione i traguardi aziendali raggiunti e quelli raggiungibili. E’ stata poi la volta di Claudio Bedino, Co-Founder e COO di Oval Money. Quest’ultima è un’app che consente di monitorare le spese, imparando a gestire i risparmi e ad accumularli. Connettendosi a carte di credito e a conti, Oval trova soluzioni finanziare ad hoc per le varie tipologie di utente. “Internet rappresenta una fonte di ricchezza pressoché inesauribile per chi ha creatività e iniziativa” hanno sostenuto i partecipanti all’evento.

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