Gli italiani sognano di lavorare in Automobili Lamborghini, Coca-Cola HBC Italia, Ikea e Florim. Sono queste le aziende vincitrici del Randstad Employer Brand 2018, il riconoscimento assegnato sulla base della più completa e rappresentativa ricerca globale dedicata all’employer branding da Randstad, secondo player al mondo nei servizi per le risorse umane in occasione del Randstad Award.

I vincitori

Le imprese italiane risultate più attrattive per i potenziali dipendenti nei dieci fattori oggetto della ricerca sono tutte eccellenze nel loro campo. Come Automobili Lamborghini, che si colloca al primo posto nella percezione degli italiani per ben cinque fattori: atmosfera di lavoro piacevole, retribuzione e benefits, sicurezza del posto di lavoro, visibilità del percorso di carriera e ottima reputazione. Il leader mondiale nella produzione di gres porcellanato Florim invece, è l’azienda più attrattiva tra i potenziali dipendenti per equilibrio fra vita professionale e privata, Coca-Cola HBCItalia è la prima azienda per solidità finanziaria, Ikea è davanti a tutte le altre aziende analizzate per responsabilità sociale d’impresa.

Commissionato da Randstad all’istituto di ricerca Kantar TNS e condotto su oltre 175.000 persone in 30 Paesi in modo indipendente (nessuna azienda si può iscrivere volontariamente per partecipare) con un’analisi approfondita su più di 5.700 aziende a livello globale, lo studio del Randstad Employer Brand ha misurato il livello di attrattività percepita delle aziende italiane da parte dei possibili dipendenti. In Italia sono state intervistate circa 5.800 persone di età compresa tra 18 e 65 anni, un campione rappresentativo di occupati, studenti e non occupati, a cui è stato chiesto quali sono i fattori che rendono un’azienda attrattiva tra 150 aziende con oltre 1000 dipendenti con sede in Italia.

Cosa cercano i lavoratori

Secondo la ricerca del Randstad Employer Brand i fattori più importanti ricercati dagli italiani in un datore di lavoro sono l’equilibrio tra vita lavorativa e privata (indicato dal 55% dei rispondenti), seguito dall’atmosfera di lavoro piacevole (51%), da retribuzione e benefit (48%), dalla sicurezza del posto di lavoro (stabile al 46%) e dalla visibilità del percorso di carriera (38%). I lavoratori maschi danno più importanza a salario e benefit (50%) rispetto alle colleghe che invece sono più portate a vedere come una priorità l’equilibrio fra lavoro e vita privata (57%). Anche analizzando l’età emergono forti differenze: il 56% dei lavoratori sotto i 25 anni si concentra sull’atmosfera di lavoro piacevole quando cerca un impiego, i 25-44enni sono molto più sensibili al bilanciamento fra tempo dedicato all’ufficio e tempo libero (55%), mentre i lavoratori più anziani, fino ai 64 anni di età, si orientano più su aziende dalla comprovata solidità finanziaria (42%). Differenze marcate si riscontrano anche osservando i risultati per livello di istruzione: quasi la metà dei lavoratori a bassa scolarità ha come prima preoccupazione la sicurezza del posto di lavoro (49%), a un livello medio di istruzione corrisponde un marcato interesse per il work-life balance (55%), mentre i potenziali dipendenti con una scolarizzazione elevata sono attratti dalla possibilità di impiegare le tecnologie più innovative (22%).

 

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