Una destinazione in grado di attirare eventi nazionali e internazionali e con ampi margini di crescita: è questo il quadro di Padova e provincia fotografato dal focus dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-OICE, lo studio di settore promosso da Federcongressi&eventi e realizzato dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – ASERI.

Il focus promosso dal Consorzio turistico DMO di Padova ha considerato 101 sedi di eventi (escluse le Università) con una redemption del 21,8% e ha analizzato gli eventi con durata di almeno 4 ore e con almeno 10 partecipanti. Di seguito i principali dati emersi e presentati alla stampa e agli operatori a Padova il 24 ottobre.

Le sedi congressuali

Le 101 sedi congressuali della provincia di Padova rappresentano il 7,4% delle 1.363 sedi del Nordest e il 19,1% delle 529 sedi del Veneto. Il 70,3% di queste sono alberghi congressuali, il 9,9% dimore storiche e il 2% centri congressi e fieristici. Il restante 17,8% è composto da sedi istituzionali, spazi non convenzionali e teatri, cinema, auditori e arene. Gli alberghi congressuali concentrano il 76,6% degli eventi attestandosi come le strutture più ricercate.

Il numero di eventi

Complessivamente nel 2016 sono stati realizzati 5.865 eventi per un totale di 431.292 partecipanti e 8.290 giornate: per ogni evento la durata media è stata di 1,4 giorni e la dimensione media di 74 partecipanti. Gli eventi della durata superiore di un giorno sono il 23,5% con 373.000 presenze.

La dimensione degli eventi

Il 73,8% degli eventi ospitati dalla destinazione ha carattere locale, il 25% nazionale e l’1,2% internazionale. Gli eventi nazionali attraggono il 34,5% dei partecipanti, gli internazionali l’1,6% e i locali il 63,9%.

Gli investimenti

Nel 2016 il 63,6% delle sedi rispondenti ha compiuto investimenti: di queste, il 64,3% in tecnologia, il 35,7% in infrastrutture/servizi/strutture e il 21,4% nelle risorse umane. Per il 2017 il 54,5% ha investito o è intenzionato a investire: nel 33,3% dei casi in tecnologia, nel 41,7% in infrastrutture/servizi/strutture e nell’8% nelle risorse umane.

L’andamento delle tariffe e il fatturato

Il 75% ha mantenute le tariffe invariate rispetto all’anno precedente e solo il 20% le ha aumentate. Aumenta invece il fatturato complessivo del settore, cresciuto rispetto al 2015 per il 45% delle sedi, la stessa percentuale con un fatturato in linea con il periodo precedente. Solo il 10% lamenta un giro d’affari in calo.

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