Ancora una volta l’Hub di Gattinoni Mondo di Vacanze di via Statuto si anima con una serata dedicata alle esperienze di viaggio.
Dopo Malta, Travel Lab e il Perù, vanno in scena il Messico e le Piccole Antille. Protagonisti Fritz Tourism e Travel Experience.

Ideato tre anni fa ma lanciato ufficialmente all’inizio di quest’anno, il brand Travel Experience deve servire  “a riportare in agenzia quei clienti, che si sono allontanati in favore del web e non varcano più la soglia delle AdV. Bisogna dare un brand su cui comunicare. Un brand unico di distribuzione per portare il cliente in agenzia” diceva Franco Gattinoni, Presidente di Gattinoni Mondo di Vacanze alla sua convention.

Lo conferma il manager Alberto Albéri, giunto in Gattinoni in novembre con il compito di dirigere Travel Experience, da noi intervistato durante la serata. “L’idea è quella di fornire alle agenzie del nostro network, che sono 870, un nuovo prodotto tailor made per esperienze nel segno dell’esclusività” dice Albéri. “L’approccio è quello del viaggio incentive, e cioè personalizzato, con un’estrema attenzione alle esperienze di viaggio che vengono proposte, ma tarato sul cliente individuale”.

È una semplificazione, ma rende bene l’idea, soprattutto per chi del mercato dell’incentive conosce problematiche ed esigenze, e sa quanto sia importante fare proposte inedite e sorprendenti.

Lo scopo è di fornire alle agenzie del network, e solo a loro, idee per esperienze inconsuete in località già conosciute, oppure destinazioni fuori dai circuiti tradizionali del mercato italiano, dove spesso il prodotto dei vari T.O è molto omologato.

Le agenzie del network ricevono un bellissimo Table Book da far consultare ai propri clienti (non chiamiamolo catalogo, please!) che si vuole proporre come una raccolta di suggerimenti per viaggiare, una collezione di soluzioni “haute couture” che servono come base per creare un viaggio su misura tarato sulle esigenze del cliente.
Il “libro”, corredato da splendide fotografie, è suddiviso in quattro aree tematiche: Tempo, Spazio, Storie e Unicità.

Qualche esempio? Un campo tendato itinerante nel nord dell’India, per attraversarla come fecero gli Imperatori Moghul; le risaie di Bali percorse in carrozza, prima di una cena sulla spiaggia o di una lezione di Mantra, ospiti dei resort Tugu, piccole dimore private ricche di oggetti d’arte; lo street food a Dubai, nei vicoli della città vecchia, così lontani dai sfavillanti grattacieli e dai centri commerciali della costa; i villaggi tribali della Thailandia, tra Chiang Mai e Chiang Rai e i trattamenti di benessere lungo il fiume Mae Salong…

La filosofia è quella del viaggio “slow”, e allora spazio a itinerari sostenibili, a tour in bicicletta, al bird watching, al benessere o alla scoperta di piante rare in un giardino botanico, come nelle esperienze proposte in Messico nel segno della storia, della cultura e della gastronomia di questo immenso paese.
Travel Experience propone, in collaborazione con Luxury Collection, di soggiornare nelle Haciendas, le vecchie dimore dell’epoca coloniale, ristrutturate per accogliere pochi esclusivi clienti, disseminate nello Yucatàn intorno a Merida e Campeche.

Un viaggio di relax e cultura che si può abbinare alla Riviera Maya – con i suoi alberghi vivaci e le strade piene di musica, ristoranti, locali – dove Fritz Tourism, agenzia di rappresentanza tedesca, ha diverse strutture a 4 e 5 stelle che fanno parte di Playa Hotels & Resorts, tutte affacciate sul mare dei Caraibi.

Fritz Tourism presenta il celebre Atlantis Paradise Island alle Bahamas, gigantesco complesso con ben quattro alberghi di diverso livello e l’Aquaventure Water Park, e presenta due hotel ad Antigua, splendida isola delle Piccole Antille, il Blue Waters e il delizioso Cocos Hotel, con 30 cottage di legno affacciati sul mare. Specializzato nei Caraibi, Fritz Tourism gestisce anche e altre strutture esclusive in Giamaica, St. Lucia. Tobago, Bequia e alle Grenadines.

Autore

  • Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

    Visualizza tutti gli articoli