Bleisure. È interessante notare come questa parola, ormai familiare a chi lavora nel campo del Mice, susciti ancora qualche stupore tra i presenti in sala. O forse è solo una provocazione del moderatore, dato che siamo al convegno su “Il welfare in azienda e la cultura del valore condivisodel GIDP – ossia l’Associazione Direttori Risorse Umane fondata nel 1977 dal Dott. Paolo Citterio, che ne è tuttora il presidente – e tutti gli HR dovrebbero conoscere questo che è uno dei trend più interessanti del momento.

Siamo ormai arrivati a quella che alcuni definiscono “la terza fase” del welfare aziendale, quella del valore condiviso, dove i servizi e i benefit sono visti come leva della produttività e/o possibilità di usufruire di defiscalizzazioni, strumento di attrazione e valorizzazione dei lavoratori, elemento di condivisione per le nuove relazioni industriali e tanto altro ancora.

Tra il panel di relatori riuniti per parlare di Welfare Aziendale e Flexible Benefit – Luca Pesenti dell’Università Cattolica, Cesare Lai di Willis Tower Watson e HR di grandi aziende, Sonia Malaspina di Danone Italy e Marta Signore di Koelliker group – c’è anche Daniele Rutigliano, Direttore Vendite Europa del Sud della divisione business Meeting&Events di Club Med, che sottolinea come “solo le aziende in cui la gente sta bene potranno vivere a lungo”, citando un’intervista di Marina Solomon al Sole 24 Ore.

Se però ormai è condivisa da tutti l’opinione che sia indispensabile porre attenzione al tema del welfare in azienda, il bleisureossia la commistione tra viaggio di lavoro e viaggio di piacere – costituisce senz’altro una novità, o meglio uno scenario che nel futuro sarà sempre più presente nella scelta delle destinazioni dei viaggiatori, ma anche delle aziende nel momento in cui costruiscono un piano di welfare.

Club Med ha commissionato a GIDP una Survey che ha coinvolto i direttori HR di imprese medio-grandi nazionali e multinazionali, volta ad indagare come il trend del bleisure possa incidere sempre di più sulle scelte di welfare aziendali, alla luce del cambiamento di abitudini e criteri di selezione delle destinazioni da parte dei viaggiatori.

Uno scenario in evoluzione

I risultati della survey di Club Med hanno rivelato uno scenario in movimento anche all’interno delle realtà aziendali, dove l’attenzione al benessere dei dipendenti e la cultura del time management iniziano a profilarsi come spunti per la costruzione dei piani di welfare.

Tuttavia, mentre il bleisure sta cambiando le abitudini dei viaggiatori business, che approfittano del viaggio di lavoro per concedersi anche una vacanza, solo il 30% dei responsabili delle risorse umane dichiara di conoscere questo trend e solo il 20% delle aziende a dichiarare di avere realizzato viaggi incentive/business, limitandosi a trasferte di un paio di giorni con destinazioni a breve e medio raggio (anche se l’84% del campione ritiene che organizzare eventi per i propri dipendenti possa considerarsi un’attività integrante il programma di welfare aziendale).

È interessante notare che il 68,60% dei direttori HR ritiene interessante l’ipotesi di organizzare incontri/eventi per i dipendenti utilizzando spazi meno convenzionali delle classiche sale meeting, ad esempio a bordo piscina o ai piedi delle piste da sci, pur sottolineando che andrebbero valutate attentamente le modalità.

Il tema del welfare all’interno delle aziende appare quindi centrale per i direttori delle risorse umane: il 77,91% degli intervistati dichiara che l’azienda è attenta al benessere e alla crescita personale dei propri dipendenti, e questo dato è supportato da un ampio ventaglio di benefit e strumenti messi a disposizione del personale.

Infine, uno dei dati più interessanti emersi dalla survey riguarda il tema delle agevolazioni fiscali: il 70% dei responsabili risorse umane non è conoscenza della possibilità di poterne approfittare per l’organizzazione di viaggi incentive per i dipendenti, in cui siano presenti dei momenti di incontro in spazi dedicati.

Un fattore che potrebbe invece stimolare le aziende a investire maggiormente in quest’area, ottenendone un reciproco vantaggio.

Nell’ambito del bleisure, dunque, l’offerta meeting Club Med, con una settantina di resort tra mare e montagna in 4 continenti, di cui una ventina con sale meeting che possono ospitare più di 300 delegati, e un veliero privatizzabile, è una scelta ottimale, peraltro utilizzata anche all’interno del gruppo per tutte le convention aziendali, come sottolinea Helga Niola, responsabile della selezione Club Med per l’Europa del Sud.

I più bei luoghi al mondo in cui lavorare” – aggiunge Rutigliano –. “Questo è il messaggio che sempre più vorremmo condividere con i nostri partner e clienti, con un nuovo approccio al mercato e attraverso la continua presenza sul territorio. Il frazionamento dell’offerta è un punto essenziale a favore della nostra proposta, che prevede soggiorni a partire da due notti. L’evoluzione di Meetings & Events by Club Med ha fatto propria anche la personalizzazione dell’offerta, che si traduce nella possibilità di privatizzare interamente Resort, ristoranti e/o anche solo aree, oltre alla brandizzazione degli spazi. Inoltre, a soggiorni e attività in oltre 20 città nel mondo combinati con i resort più esotici, è possibile aggiungere sia lo Stopover che lo Shopover, in modo da poter visitare una città anche solo per qualche ora, senza necessariamente pernottare”, conclude il manager.

 

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  • Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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