Conoscete l’adagio “Se non puoi condividerlo su Instagram, non è successo”?

Bene, tutti quelli che vivono solo per testimoniare sui social le loro imprese saranno contenti di sapere che il governo nepalese sta creando due zone di free Wi-Fi a 5mila metri di altitudine, al Campo Base dell’Everest e dell’Annapurna.

Secondo il quotidiano indiano Hindustan Times sarà la zona di free Wi-Fi più alta al mondo. Il Ceo della Nepal Telecommunications Authotity, compagnia statale, ha annunciato che hanno intenzione di espandere il servizio in futuro, anche se si dovrà attendere un bel po’ prima di trovare questo servizio sulla cima più alta del mondo.

Se la connessione Wi-Fi significherà un sacco di Snapchats, post e foto in diretta dal campo base, i digital fan saranno forse sopresi di sapere che il suo vero scopo è quello di facilitare la comunicazione durante le missioni di soccorso.

Le ultime stagioni sono state funestate da molte tragedie. Nel 2015 una valanga provocata dal terremoto che ha sconvolto il Nepal ha ucciso in un solo giorno almeno 22 alpinisti – il che rappresenta il disastro più letale nella storia delle escursioni sull’Everest – e nel 2016 sei persone sono morte durante la stagione delle scalate.

Sul versante tibetano si risponde con un progetto multimilionario che include un museo della montagna, un hotel e perfino una piazzola per gli elicotteri, anche se molti alpinisti evitano il versante cinese per ragioni politiche, legate all’invasione del Tibet del 1951. Anche in questo caso si teme che il campo base diventi un semplice luogo di attrazione per ricchi senza nessuna esperienza alpinistica.

E qui si ritorna alla polemica se il Monte Everest possa ancora considerarsi un santuario della natura o sia diventato solo una fonte di introiti per il governo, come sembrerebbe dimostrare il fatto che molti sono disposti a pagare somme ingenti per avere la possibilità di partecipare a una spedizione sulla montagna più alta del mondo.

E, naturalmente, di poter condividere tutto immediatamente sui social. Gratis.

Autore

  • Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

    Visualizza tutti gli articoli