Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha sospeso il decreto interministeriale n. 226 del 16 ottobre, firmato dai ministri Salvini e Piantedosi, riguardante il settore del Noleggio con Conducente (NCC). La sospensione riguarda specificamente la disposizione che imponeva un intervallo obbligatorio di 20 minuti tra una corsa e l’altra per gli autisti NCC. La decisione del TAR è stata presa in seguito al ricorso presentato dall’associazione Ncc Italia, che contestava la legittimità di tale obbligo. La sospensiva rimarrà in vigore fino alla discussione del merito, prevista per gennaio 2025.
Questa pronuncia rappresenta la seconda battuta d’arresto per il ministro Salvini in due giorni. Infatti, il TAR del Lazio aveva già annullato l’ordinanza ministeriale che riduceva da 24 a 4 ore lo sciopero del trasporto pubblico locale previsto per il 13 dicembre 2023, ritenendo il provvedimento affetto da “violazione di legge e da eccesso di potere per carenza di presupposto”.
Le motivazioni alla base della sospensione del decreto sugli NCC risiedono nella imposizione di vincoli e limiti considerati illogici e illegittimi, che avrebbero potuto compromettere l’operatività degli autisti. In particolare, l’obbligo di attendere 20 minuti tra una corsa e l’altra è stato ritenuto penalizzante per la categoria, limitando la loro capacità di offrire un servizio efficiente ai clienti.
In risposta alla sospensione, gli autisti NCC, inclusi quelli della piattaforma Uber, avevano organizzato manifestazioni in 12 città italiane e scioperato nella giornata dell’11 dicembre, esprimendo il loro dissenso nei confronti del decreto e sottolineando le difficoltà operative che esso avrebbe comportato. La sospensione del provvedimento è stata accolta positivamente dalla categoria e dalle associazioni delle agenzie di viaggio, che pure avevano protestato per le difficoltà che questa scelta implicava nell’offrire servizi turistici per i gruppi
