I dati del turismo invernale confermano un panorama decisamente incoraggiante per la stagione 2024-2025, con numeri che testimoniano un crescente appeal delle destinazioni montane italiane e un consolidamento del segmento alto spendente. Le analisi presentate da AlbergatorePro, in occasione del proprio evento annuale dedicato agli albergatori a Riccione, offrono una fotografia dettagliata del settore, basata su oltre 500 strutture di diversa categoria situate in aree montane. L’evento ha raccolto circa 500 imprenditori del settore alberghiero impegnati a discutere strategie di crescita per la categoria.
Crescita delle strutture di lusso: il fenomeno della “luxification”
Il dato più rilevante è il costante aumento delle strutture a cinque stelle nel Paese: nel 2019 erano 554, salite a 668 nel 2023, con una previsione di 720 per la fine del 2024, segnando un incremento del +30% in cinque anni. Questo fenomeno, definito come “luxification” del settore, rispecchia la crescente domanda da parte di un’utenza internazionale alto spendente, attratta dai servizi di alta gamma che l’Italia è in grado di offrire.
Al contrario, si osserva una contrazione delle categorie alberghiere più basse, ad eccezione dei residence economici, che aumentano lievemente da 2962 unità nel 2019 a 3031 nel 2023. Questo trend segnala una polarizzazione tra le fasce di mercato: da un lato il segmento lusso, dall’altro quello low-cost.
Adr in crescita: focus sulle località montane
Il rapporto evidenzia una crescita dell’Average Daily Rate (ADR) per le camere d’albergo, sebbene a ritmi più moderati rispetto agli anni precedenti. Per il 2024, l’ADR complessivo registra un aumento del +4% rispetto al 2023. Le località montane guidano questo incremento, con un balzo del +8,9%, raggiungendo 175,6 euro per una camera doppia con trattamento B&B. Seguono le località di mare (+3,1%), le città (+2,2%) e le zone lacustri (+2,0%).
Per il periodo tra dicembre 2024 e marzo 2025, l’ADR in montagna tocca quota 225,7 euro (+12,7% sul 2023), con un’occupazione già acquisita del 52,1% (+4% rispetto all’anno precedente). Anche le città mostrano segnali positivi: l’ADR cresce dell’+8,7% raggiungendo 117,4 euro, mentre l’occupazione sale del +2,9%.
Natale 2024: montagna e città a confronto
Le proiezioni per il periodo natalizio, dal 22 dicembre al 5 gennaio, sottolineano la centralità delle destinazioni montane, dove l’ADR raggiunge 337,3 euro (+10,7% rispetto al 2023) e l’occupazione sale al 65%. In città, il 27,6% delle camere è già prenotato (+6,7% sul 2023), con una tariffa media di 125,2 euro (+7,6%). Le destinazioni montane più richieste restano Madonna di Campiglio, Courmayeur e Bormio, che continuano a essere sinonimo di eccellenza e attrattività per il turismo invernale.
“Questi dati ci restituiscono due consapevolezze: si consolida la cosiddetta ‘luxification’ del settore turistico, con l’aumento delle strutture di lusso e dei servizi di alta gamma per soddisfare una domanda sempre più importante, specialmente dall’estero, e si allarga la forbice tra segmento alto spendente e basso spendente”, ha dichiarato Gian Marco Montanari, amministratore delegato di AlbergatorePro.