Il Ministero del Turismo passerà da 150 a 324 dipendenti: è la novità più rilevante della riorganizzazione del ministero, approvata lo scorso 3 agosto in Consiglio dei Ministri. Il nuovo organigramma conterà su sette dirigenti di prima fascia, 23 di seconda fascia, 208 persone assegnate all’area dei funzionari e 86 all’area assistenti: a breve quindi cominceranno le selezioni per 174 nuove risorse umane. Il decreto prevede che la riorganizzazione venga sottoposta a verifica ogni due anni e stabilisce che dall’attuazione del regolamento di riordino “non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. Lo schema stabilisce anche la possibilità di nominare sottosegretari, con relative segreterie composte da un numero di persone fino a 8.

Nel decreto viene istituita la creazione di un organismo indipendente di valutazione della performance nonché dell’Osservatorio nazionale del Turismo, con il compito di svolgere “il coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale del comparto” e di curare, d’intesa con le Regioni, le Province autonome e l’Istat, “la predisposizione di un sistema informativo unificato a livello nazionale per l’analisi e il monitoraggio delle dinamiche socioeconomiche e tecnologiche” legate al turismo. L’Osservatorio è nominato con decreto del ministro, i componenti durano in carica per tre anni e possono essere rinnovati solo una volta. Da capire se sarà un doppione di quello già esistente presso Enit, oppure se Enit smetterà di gestire il suo osservatorio.

In una nota stampa il ministro Santanché ha dichiarato: “In Cdm abbiamo approvato il decreto di riorganizzazione del Ministero del turismo, un provvedimento doveroso e che da compimento al piano industriale del turismo che è la bussola del ministero. Con questo provvedimento rafforziamo un ente, nato da poco, che deve rispondere alle esigenze di un comparto strategico per l’Italia che rappresenta nel suo complesso, tra diretto ed indiretto, il 13% del Pil nazionale. Con questo provvedimento consentiamo al Ministero di dotarsi di un Osservatorio nazionale del turismo in grado di analizzare e studiare i dati del comparto al fine di allineare sempre di più le politiche e le strategie alle reali esigenze delle attività produttive che esso rappresenta. Un chiaro segnale di quanto il Governo creda nel turismo.”

Il ministero del Turismo è articolato in quattro Direzioni generali (Personale e affari legali; Controllo, acquisti, formazione e professioni turistiche; Promozione, investimenti e innovazione per il turismo; Tecnologia, retribuzione e statistica), coordinate da un segretario generale, più gli uffici di diretta collaborazione con il ministro (Ufficio di Gabinetto, Ufficio legislativo, segreteria del ministro, ufficio stampa e segreterie dei sottosegretari).

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