Negli Stati Uniti esiste un codice specifico per affrontare un incontro di lavoro con un’azienda: l’improvvisazione è una prassi desueta che non appartiene alla cultura americana, per sua natura frenetica e orientata al risultato immediato. C’è uno schema a cui è necessario attenersi e che rispecchia esattamente tempistiche, aspettative e mentalità della controparte.
“Allinearsi con le modalità di approccio vigenti oltreoceano – precisa Astra Pagliai, Direttore Operativo di ExportUSA – è fondamentale. La frase ti chiamo, così ne parliamo, ad esempio, è inaccettabile: per condurre una trattativa è necessario fissare un incontro e definire una scaletta di argomenti precisa”.
Pianificare una riunione e preparare una presentazione sono elementi chiave da non sottovalutare. Le informazioni devono essere chiare, concise e in un inglese corretto. Per mantenere i rapporti, sarà poi indispensabile inviare una comunicazione riassuntiva così da fissare gli elementi salienti e definire delle tempistiche per dar seguito a quanto discusso.
Ma cosa prevede la business etiquette? Utilizzare un outfit formale, mantenere la distanza di un braccio dall’interlocutore, avere un atteggiamento cordiale descrivendo il proprio viaggio e la propria esperienza negli Stati Uniti dando la classica stretta di mano sono elementi utili per rompere il ghiaccio. “Da scongiurare, invece, atteggiamenti troppo confidenziali – aggiunge Astra Pagliai – come la pacca sulla spalla o gli abbracci, nonché tutti quei commenti su temi di carattere politico o religioso. Mentre sovrapporre le voci o utilizzare un tono di voce alto in Italia è considerato relativamente normale, per un americano (così come per una controparte nord europea o asiatica) è sintomo di cattiva educazione, indisciplinatezza e aggressività. In America, non c’è mai un’altra occasione per fare una buona impressione: bisogna diventare americani agli occhi degli americani”.