Il renting e la sostenibilità si incontrano. Da un lato disporre di un qualsiasi bene strumentale, dagli impianti industriali a quelli tecnologici agli arredi, attraverso il pagamento di un canone programmato e pianificato, dall’altro ottenere la certificazione Carbon Cancelling, che asseconda la normativa UE per la compensazione delle emissioni di CO2, può essere inserita nel Bilancio di Sostenibilità e contribuire al miglioramento della brand image della propria società comunicando il “Renting Zero Carbon”. È quanto propone Domorental, azienda fintech milanese attiva nel settore del noleggio operativo, in collaborazione con Upgreene, società benefit, anch’essa con sede nel capoluogo lombardo, specializzata in prodotti e servizi innovativi nell’ambito della sostenibilità aziendale.
Questa iniziativa asseconda il Green Deal europeo, che definisce il percorso per il raggiungimento degli obiettivi dell’eliminazione della CO2 entro il 2050. Si inserisce nell’ambito normativo della Direttiva UE 95/2014, la cosiddetta Non Financial Reporting Directive (NFDR), attualmente obbligatoria solo per aziende di grandissime dimensioni (oltre 500 dipendenti), ma sarà presto estesa a società quotate con meno di 500 dipendenti, Pmi quotate e società di grandi dimensioni non quotate. Il percorso Renting Zero Carbon prevede che i beni strumentali acquisiti attraverso la modalità del noleggio operativo per la prima volta siano totalmente sostenibili grazie alla compensazione di C02 garantita da questo servizio.
“Il nostro servizio Renting Zero Carbon – afferma Claudio Mombelli, CEO Domorental – non solo consente ai nostri partner, utilizzatori e fornitori, di compensare le emissioni indirette cosiddette Scope 3 previste dal Protocollo di gas serra (GHG), di inserire la certificazione Carbon Cancelling® nel Bilancio di Sostenibilità e di essere carbon neutral, ma è coerente con la prospettiva della sustainability e digital transformation che stiamo portando avanti nelle nostre principali aree di business:.”