Sink or swim? Questo il pay off del Biz Travel Forum che si è svolto in presenza il 24 novembre all’Hotel Melià e anche in streaming. Modera Nicola Porro. Dopo l’introduzione di Luca Patané, si è passati come sempre alla presentazione dei dati di The European House Ambrosetti da parte di Valerio De Molli, managing partner e AD della società.
Una disamina puntuale e articolata della situazione italiana lo ha portato a esprimere un certo ottimismo per il 2022, nonostante i fattori di crisi e le incognite: il Covid, la guerra, l’inflazione, il costo dell’energia, la disruption delle catene di approvvigionamento. Ottimismo condiviso anche da Patané che sottolinea i dati di arrivo sugli aeroporti e l’apertura del mercato verso nuove destinazioni come il Medio Oriente, fonte anche di incoming.
De Molli si è soffermato soprattutto sull’inflazione, che in ottobre è stata dell’11,8%, e sulla svalutazione creata dalla miopia iniziale delle Banche Centrali, la Fed e la BCE, che nel 2020 hanno considerato la pandemia come transitoria e non hanno rialzato i tassi di interesse, per poi farlo, in ritardo, in maniera così rapida da impattare gravemente sui tassi di cambio.
Personalmente il manager ritiene che si sia vicino al picco, e che l’inflazione debba ridiscendere. Gravissima invece secondo lui la contrazione dei consumi, che da sola costituisce il 60% del Pil, e la crescita zero degli stipendi, che naturalmente impatta sulla capacità di spesa che è l’unico volano per la crescita economica.
Tra gli elementi positivi del 2022 De Molli sottolinea il fatto che l’Italia è cresciuta di più della media europea, cosa mai successa negli ultimi venti anni, mostrando una dinamica migliore che la Francia e la Germania.
Altri elementi di ottimismo sono il ritorno del tasso di occupazione a livelli pre-pandemia; l’incredibile attrattiva del Made in Italy che ha trainato l’esportazione, con 700 miliardi e una crescita del 29% sul 2021, in tutti i settori, lifestyle, farmaceutico, food, wine, e la capacità competitiva dell’Italia che è la seconda potenza manifatturiera europea e quinto leader mondiale per bilancia commerciale sopra 100 mdi di dollari.
Un’altra buona notizia riguarda proprio il settore del turismo, che cresce del doppio degli altri paesi nonostante il blocco degli arrivi dalla Russia e dalla Cina. De Molli sottolinea anche la straordinaria capacità del governo Draghi di aver messo in atto una strategia per supplire ai 30 miliardi di m3 di gas provenienti dalla Russia (4 dal Qatar, 10 da Algeria, 10 da Arzebagian, 5 per l’impianto Gnl Piombino che è in fase di realizzazione e 3 mdi tra incremento produzione e aumento efficienza energetica), che copre il problema approvvigionamenti nei prossimi due o tre anni.
Più cauto è sul 2023, anche se non condivide le previsioni del Fondo Monetario Internazionale che prevede per l’Italia una contrazione dello 0,2%.
E conclude rifacendosi al pay off “Affondare o navigare in un mercato in tempesta” e citando Cristoforo Colombo: «Non si può attraversare l’oceano se non si ha il coraggio di perdere di vista la riva».