E’ partito il progetto “Storyliving Experience – storie da vivere insieme”, dove le ospiti, per un giorno, si dimenticano di essere turiste e si calano nel tessuto sociale. Lo scorso 8 marzo, in occasione della festa della donna, Treviso ha visto come protagoniste un gruppo di donne americane che, calandosi in un sottile gioco di ruolo, hanno potuto incontrare delle donne “speciali” che vivono nel centro storico e conoscere Treviso attraverso i loro racconti.
L’esperienza turistica è stata creata coinvolgendo la produttrice cinematografica Cristina Magoga di Offi-Cine Veneto. Il gioco di ruolo detto appunto “story-living” ha come scopo finale quello di aggiudicarsi il titolo di “sceneggiatrici”. Le ospiti dovvevano aiutare Cristina a creare la sceneggiatura del film “Trevisi”: dopo il successo del cortometraggio uscito lo scorso autunno, Cristina assieme al suo socio regista e attore Stefano Pesce, ha già messo in cantiere la versione integrale del film.
Le turiste come hanno dovuto organizzare la sceneggiatura? Prima di tutto ispirandosi agli incontri che sono stati organizzati per loro selezionando dei soggetti che nel territorio hanno un legame particolare con la “città delle acque”: da sempre l’acqua è un simbolo antico, che si ritrova in diverse culture e religioni, legato alla donna, alla femminilità, alla fertilità e all’empatia. Sulla base di questo elemento naturale si snoda la trama del film “Trevisi”, ma nell’esperienza turistica entra in gioco anche la passione che accomuna tutte le protagoniste di questa attività: la condivisione al femminile.
Hanno conosciuto lungo il percorso Alessandra Anastasio di Idea Danza, Annarosa Mancinelli e Lorenza Poletti, rispettivamente insegnante di danza, artigiana creatrice di gioielli e scrittrice. Ognuna di loro – con una storia personale unica, magica e speciale da raccontare – attraverso il proprio racconto empatico, parlando del proprio genio imprenditoriale, delle gioie e delle difficoltà che incontra ogni giorno vivendo la città, del proprio legame simbolico con il fiume, è riuscita a narrare la città attraverso la propria esperienza e i propri occhi, creando empatia, entusiasmo, magia, voglia di tornare.
Il mondo del turismo è in forte mutamento e la nuova frontiera del turismo è quella “esperienziale”, un turismo lento, fatto di scambi, relazioni, reciprocità, profondità e rapporti amicali.