Solo in apparenza è un’antitesi la crisi che colpisce il mercato del turismo in Italia e l’espansione nel comparto di Scalapay, la scaleup che permette di pagare in tre rate i propri acquisti online. La realtà è che viaggiare si afferma prepotentemente nella popolazione come bisogno e l’opportunità per i consumatori di dilazionare i costi senza interessi è una grande leva per acquistare esperienze travel e intrattenimento, soggiorni e viaggi in Italia e verso le destinazioni ad oggi raggiungibili. L’hanno capito le oltre 50 aziende del travel (di cui metà strutture ricettive) che in 6 mesi hanno scelto di aderire alla formula di Scalapay, rendendosi più appetibili agli occhi dei consumatori.
Un primo bilancio molto incoraggiante per la FinTech Scalapay, leader di mercato del “buy now, pay later” che ha trasformato anche nel settore del travel le modalità di pagamento, permettendo agli acquirenti di ricevere prodotti e servizi immediatamente, pagandoli in tre soluzioni senza interessi e alle aziende di ricevere immediatamente l’intero importo. Gli acquisti nel segmento travel della community Scalapay in questi mesi sono stati eterogenei su ogni tipologia di servizio per poi concentrarsi, nel periodo tra novembre e dicembre, verso l’acquisto di gift card, terme, soggiorni in montagna e week-end. In queste settimane, nonostante il perdurare delle incertezze del comparto travel, Scalapay rileva già un numero importante di prenotazioni per le vacanze estive, con un chiaro trend verso il mare Italia.
Parallelamente alla crescita di partnership, aumenta anche il team interamente dedicato al travel: a breve in squadra ci saranno 6 risorse tra sales e account. Commenta Matteo Ciccalé, Partnerships Director – Travel di Scalapay, “Abbiamo voluto testare un posizionamento della formula Buy Now Pay Later nell’ambito del travel e siamo particolarmente soddisfatti di poter rilevare questo livello di risultati a distanza di pochi mesi.
Ora puntiamo a rilanciare e consolidarci ulteriormente sia sul mercato italiano, con l’obiettivo di ottenere sempre più la fiducia di tour operator, villaggisti, parchi di divertimento e intrattenimento, sia oltre i confini nazionali. Riteniamo che ci siano margini di manovra per rivolgerci sia ad aziende fuori dai confini nazionali e la recentissima apertura al travel in Spagna e Francia ne è la dimostrazione”.