Si è tenuto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio il Florence Ambassador Award, l’evento che ha acceso i riflettori sulla meeting industry fiorentina attraverso i suoi protagonisti e le personalità che contribuiscono al suo successo. Sono 33 i nomi del mondo accademico e professionale premiati per l’impegno nel favorire l’acquisizione di congressi ed eventi con ricadute importanti sull’indotto economico di Firenze. La manifestazione, giunta alla sua quinta edizione, è promossa dal Comune di Firenze, in collaborazione con il Destination Florence Convention and Visitors Bureau e Firenze Fiera Congress and Exhibition Center, ed è sostenuta dalla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura”.
Dopo l’acquisizione del 34° Congresso ICAS (International Council of the Aeronautical Sciences), in programma al Palazzo dei Congressi e al Palazzo degli Affari dal 9 al 13 settembre 2024, per cui sono attesi circa 1.000 delegati provenienti da tutto il mondo, Firenze si appresta a riscattarsi dalla brusca battuta di arresto che l’emergenza Covid ha inflitto alla meeting industry italiana. Oltre ai numerosi eventi già in programma, sono 11 i congressi acquisiti negli ultimi mesi da qui al 2027, grazie alle attività di business development portate avanti da Firenze Convention Bureau e Firenze Fiera unitamente alla filiera locale, per un giro d’affari di oltre 27 milioni di euro. Una conferma ulteriore che le attività di promozione della città non si sono arrestate nemmeno durante i mesi più difficili della pandemia. Si tratta di segnali forti di ripresa dopo un 2020 che è stato l’anno nero del settore. Secondo gli ultimi dati OICE, l’Osservatorio italiano dei congressi e degli eventi, raccolti tra dicembre 2020 e gennaio 2021, il 29,8% delle sedi congressuali e fieristiche italiane non ha svolto attivitaÌ. Il restante 70,2% ha ospitato 69.880 eventi in presenza (-83,8% rispetto al 2019), per un totale di 3.996.540 partecipanti (-86,3%) e 5.847.330 presenze (-86,5%); in un totale le giornate di attivitaÌ al netto di allestimenti e disallestimenti sono state 95.020 (-84,5%), pari a 24,8 giorni medi netti di durata degli eventi per sede attiva. Secondo le rilevazioni Istat, tutto questo si è tradotto nella riduzione del fatturato rispetto al 2019 del 79%.
“Un momento importante per accendere i riflettori sul mondo del congressuale e sulla sua centralità per l’immagine della città quale luogo di incontro e scambio di conoscenze – ha detto l’assessore a Turismo, fiere e congressi Cecilia Del Re -, dopo lo stop imposto al settore e le difficoltà vissute da tantissime imprese. Un’occasione per fare il punto sul rilancio di Firenze come destinazione congressuale, frutto di un lavoro e di una programmazione che non si è mai arrestata neanche nel periodo della pandemia, per attrarre a Firenze eventi di grande livello: un comparto fondamentale non solo per le aziende e l’indotto, ma anche come elemento decisivo per combattere il turismo mordi e fuggi e portare a Firenze visitatori con una maggiore permanenza media e attenzione alla nostra città. Un mondo di relazioni, che continuerà a esistere anche nell’era del digitale perché legato a un fattore di scambio umano che non potrà mai venir meno. I risultati sono frutto del lavoro di squadra tra tutti i soggetti coinvolti, che ha portato poi a selezionare il Firenze Convention Bureau, con un ruolo importante anche dell’Università di Firenze. Ringrazio tutto il mondo scientifico, la Camera di Commercio di Firenze, la Fondazione CR Firenze e la Città metropolitana di Firenze per il sostegno nell’ottica di rendere la nostra città sempre più attrattiva”.