Si è conclusa da pochi giorni la conferenza internazionale ISPIM Innovation Conference, che ha scelto Firenze per la sua XXX edizione, dal 16 al 19 giugno presso il Palazzo dei Congressi. Con oltre 650 delegati, la conferenza ha registrato un aumento delle presenze del +25% rispetto alle precedenti edizioni. La candidatura è stata presentata e vinta dal Firenze Convention Bureau, divisione dedicata al MICE del Destination Florence Convention and Visitors Bureau e da Firenze Fiera Congress & Exhibition Center.

Una conferenza dedicata all’innovazione che ha omaggiato il genio di Leonardo da Vinci proprio in occasione dei 500 anni dalla sua morte. È stata un’occasione importante per la città che ha aperto le porte ad un incontro internazionale sul tema dell’innovazione e che ha coinvolto, oltre al Comune di Firenze, la Regione Toscana, la Città Metropolitana, l’Università degli Studi di Firenze e la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione, molti stakeholder importanti del territorio fra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Impact Hub, Nana Bianca e associazioni di categoria come Confartigianato Firenze, Confindustria Firenze e CNA Firenze.

La cooperazione tra questi soggetti è stata definita un valore aggiunto da Iain Bitran, Executive Director ISPIM – The International Society for Professional Innovation Management, che ha sostenuto fin da subito l’iniziativa di portare l’evento a Firenze “Ho conosciuto il Firenze Convention Bureau nel 2015 durante l’ICCA Workshop a Rotterdam e in quell’occasione mi è stata anticipata la ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. Questa è stata infatti una delle ragioni principali che ci ha portato a scegliere Firenze tra le altre destinazioni in gara, come città non convenzionale e innovativa” ha spiegato Iain Bitran.

Importante è stato il ruolo dell’Università degli Studi di Firenze e della sua Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione che negli ultimi 2 anni e mezzo hanno supportato l’organizzazione della ISPIM Innovation Conference. Alessandro Monti, Senior Project Manager della Fondazione ha affermato “Firenze unisce costantemente l’innovazione e la tradizione. I delegati che hanno partecipato a questa edizione provenivano da 48 paesi di tutto il mondo, fra cui Nuova Zelanda, Messico, Australia e molti altri ed in questi giorni di conferenza ci hanno raccontato le proprie esperienze accogliendo al contempo le nostre, e toccando con mano il valore della città di Firenze come terreno fertile per gli innovatori”.

Uno dei temi di discussione è stato la gestione dei flussi turistici, trattata approfonditamente in occasione della sessione Insights & Methods for Industry e nello specifico The Florence Wicked Challenge: Tackling the Tourists, una sotto sessione coordinata da Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione ed alcuni membri della comunità di ISPIM e che ha visto la partecipazione di rappresentanti di Imprese, Pubbliche Amministrazioni, Università degli studi di Firenze e esponenti della comunità ISPIM.  “La governance dei flussi è un tema centrale nelle politiche cittadine, non solo per Firenze, ma anche per tante altre città italiane come Roma e Venezia –  ha anticipato Carlotta Ferrari, Direttrice del Destination Florence CVB che è intervenuta alla discussione nel ruolo di Destination Manager. – Sono circa oltre 23 milioni i turisti che ogni anno visitano i comuni della città metropolitana e circa 14 milioni sono solo le presenze turistiche su Firenze. Il Turismo è un’industria primaria della città che porta economia e occupazione; per accogliere questi numeri imponenti e tradurli in economia strutturata stiamo già lavorando ad un livello di organizzazione della città che ci permetta di governare questi flussi”.

Grazie all’ accordo siglato a dicembre 2018 tra Comune di Firenze, Città Metropolitana, Camera di Commercio e Università degli Studi di Firenze, sono sempre di più le collaborazioni tra l’Ateneo Fiorentino e il Destination Florence CVB, con l’obiettivo di valorizzare il turismo congressuale e mettendo in campo interventi per destagionalizzare e delocalizzare i flussi, realizzando iniziative in grado di ampliare il turismo di qualità nella città di Firenze, fornendo un’offerta turistica sempre più integrata.

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